Terapia

La terapia è chirurgica e consiste nella:

  • Isolamento, preparazione e apertura del sacco peritoneale.
  • Identificazione ed eventuale liberazione del contenuto del sacco (intestino, epiploon)
  • Riposizionamento in cavità addominale delle anse intestinali e dell'epiploon.
  • Eventuale escissione del sacco e chiusura del suo moncone (chiusura dello strato peritoneale).
  • Ricostruzione della parete con plastica dello strato muscolo aponevrotico posteriore e posizionamento di protesi (sintetica o biologica a seconda dei casi) – Tecnica di Rives –Stoppa.
  • Eventuale separazione dei componenti sec Ramirez o posteriore per ottenere la ricostruzione della linea mediana.
  • Eventuale escissione della cute esuberante e sua chiusura.

L’intervento di scelta è appunto la ricostruzione sec, Rives Stoppa, ma deve essere adattato alla costituzione del paziente, delle dimensioni del laparocele e associato eventualmente a tecniche che consentano di diminuire la tensione di sutura e quindi la pressione endoaddominale.

La separazione dei componenti della parete addominale(sec. Ramirez o posteriore) consente di poter chiudere grossi difetti di parete senza compromettere troppo la dinamica respiratoria, anche se spesso i pazienti con grossi laparoceli necessitano di post operatorio in terapia intensiva, per prevenire complicanze respiratorie.

La tecnica laparoscopica può essere utile in casi selezionati, e ha i suoi pro e contro, posizionando una mesh in sede intraperitoneale e quindi con le possibili complicanze e aderenze di un intervento intraaddominale, dall’altro ha il vantaggio di evidenziare anche difetti misconosciuti, un minor dolore postoperatorio. Le recidive sono sovrapponibili come le compicazioni , anche se una complicazione intraaddominale può avere conseguenze più impegnative.

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Separazione dei componenti sec. Ramirez

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Sedi in cui si può posizionare una mesh